Non temere: l’amletico dubbio su come usare categorie e tag WordPress ha colpito tutti i Blogger almeno una volta. Per questo ho deciso di racchiudere in un post tutto quanto serve per diradare quella densa nube di confusione che ti ronza tra i pensieri. Iniziamo?
Cosa leggerai:
Categorie e tag WordPress: a cosa servono?
Te lo spiego con un esempio pratico: il mio articolo “Come usare categorie e tag WordPress? [e come non]” è inserito nella categoria “Blogging”, perché – di fatto – è una guida alla corretta gestione di un blog. Trasversalmente al tema blogging, possiamo identificare un tema più specifico: il CMS WordPress. Dunque, un buon tag per etichettare l’articolo potrebbe essere proprio “WordPress”. Con questo tag, andrò poi a marcare altri topic che affrontano lo stesso argomento.
In buona sostanza, categorie e tag WordPress servono a mettere in ordine i contenuti del blog.
Differenza tra categorie e tag WordPress
C’è differenza tra categorie e tag WordPress? Per taluni aspetti sì, per talaltri no.
- Dal punto di vista concettuale e tecnico, non c’è differenza tra categorie e tag: allo stesso modo, rappresentano una mappa per l’utente (e per Google) e un archivio di contenuti indipendente (non vi è un rapporto gerarchico tra categorie e tag WordPress).
- Dal punto di vista pratico, c’è una differenza: l’archivio categorie ospita i blog post; l’archivio tag racchiude i blog post che trattano uno specifico argomento, indipendentemente dalla categoria in cui sono archiviati.
[BONUS] Se pertinente, lo stesso blog post può essere sistemato in più di una categoria WordPress. A quale dare rilevanza lo decidi tu selezionando la categoria primaria dal Menu a tendina delle impostazioni dell’articolo.
Categorie WordPress: cosa sono e come si usano
Nonostante sia il CMS più usato al mondo (alimenta il 43% di tutti i siti internet), WordPress, con le sue tassonomie, genera non pochi capogiri ai giovani blogger. Dunque, iniziamo ad approfondire: cosa sono e a cosa servono le categorie di WordPress?
Cosa sono e a cosa servono le categorie WordPress
Le categorie WordPress sono tassonomie obbligatorie: tutti gli articoli generati devono, per impostazione, appartenere a una categoria. Se non la crei tu, WordPress te ne assegnerà una di default: la categoria Uncategorized.
Ma ha senso catalogare gli articoli in un archivio senza identità? No, perché – oltre a mantenere i contenuti in ordine – le categorie WordPress servono a:
- Aiutare il lettore a identificare e approfondire l’argomento di suo interesse tra quelli trattati nel blog: semplificare la fruizione dei contenuti è il primo dei doveri di un blogger degno di questo nome.
- Ridurre il tasso di abbandono del sito web: una buona mappa concorre a trattenere più a lungo il lettore tra le pagine del tuo blog.
- Aiutare i motori di ricerca a capire quali argomenti stai trattando e per quali argomenti può migliorare il posizionamento del tuo blog: fare SEO delle categorie può aiutarti a indicizzarle per le parole chiave di tuo interesse.
Come si aggiunge una categoria su WordPress?
È molto semplice: per aggiungere una categoria su WordPress, basta andare nel pannello di controllo e selezionare Articoli —> Categorie —> Aggiungi una nuova categoria.
A questo punto non ti resta che compilare i campi richiesti:
- Aggiungi il nome della categoria – con la keyword di tuo interesse, mi raccomando
- Aggiungi lo slug – breve e con keyword, senza inutili stop-words
- Lascia il select su “Nessuna” se vuoi creare una categoria indipendente da altre (a breve approfondiremo)
- Compila la sezione “Descrizione”: formatta il testo con gli H1, H2, paragrafi, ecc.
In alternativa, puoi aggiungere una categoria WordPress al momento della creazione dell’articolo: nella barra laterale destra, sezione “Articolo”, scrolla fino a “Categorie” e fai click su “Aggiungi una nuova categoria”. Lascia inalterato il campo seguente per avere una categoria indipendente dalle altre. Ricorda poi di tornare nella lista di categorie per compilare la descrizione.
Cosa sono le sottocategorie e come faccio a metterle su WordPress?
Orbene: su WordPress esistono categorie e sottocategorie. Le sottocategorie sono “figlie” delle categorie: per questo le categorie principali sono definite con le parole “categoria genitore”.
Per mettere le sottocategorie su WordPress puoi:
- Dal pannello di controllo, selezionare Articoli —> Categorie —> Aggiungi una nuova categoria —> Categoria genitore per scegliere la categoria principale a cui vuoi abbinare la sottocategoria in creazione.
- Quando scrivi un articolo, dalla barra laterale destra, sezione Articolo —> Categorie —> Aggiungi una nuova categoria —> Nome categoria —> Select nel Menu a tendina su “Categoria genitore” per scegliere la categoria principale a cui vuoi abbinare la sottocategoria in creazione.
Tutto questo a quale scopo? Le sottocategorie ti permettono di trattare in modo più approfondito uno specifico argomento e creare una struttura gerarchica come quella di seguito:
- Categoria: Social Network
- Sottocategoria: Facebook
- Sottocategoria: Pinterest
- Sottocategoria: Instagram
- Sottocategoria: Twitter
E via dicendo.
Io non uso le sottocategorie su WordPress: trovo complichino inutilmente l’URL e la struttura del blog, ma certo, possono esserci delle particolari necessità e dunque delle eccezioni. Tuttavia, cerco sempre di ovviare alle sottocategorie facendo lavorare sinergicamente categorie e tag WordPress.
Tag WordPress: cosa sono e come (NON) usarli
Da ultimo, parliamo dei tag WordPress: cosa sono e come (NON) si usano queste incomprese tassonomie? Come si può evitare il loro dannoso proliferare?
Cosa sono i tag negli articoli di WordPress
I tag negli articoli di WordPress sono etichette che identificano un argomento specifico in un topic. Trattandosi di tassonomie facoltative (a differenza delle categorie che sono tassonomie obbligatorie), è meglio non usarli quando non si è sicuri di come usarli.
I tag di WordPress sono tassonomie facoltative: quando non si sa come usarli, conviene non usarli affatto. Condividi il tweetCome si usano i tag WordPress [e come non]
I tag WordPress sono spesso confusi con gli hashtag dei Social Network e l’uso che se ne fa sui rispettivi canali: su Instagram, ad esempio, può tornare utile aggiungere fino a 30 hashtag pertinenti all’argomento del post. Ma i tag WordPress NON sono gli hashtag dei Social Network, perciò:
- NON abbondare con i tag negli articoli del blog: è controproducente! Appesantisci il sito con tanti archivi contenenti un solo articolo all’interno.
- NON usare l’hashtag quando dai il nome ai tuoi tag. E separa le parole che lo compongono.
Dunque, come si usano i tag WordPress in modo corretto? Ecco 5 consigli:
- Definisci fin da subito quali tag usare: fin dalla progettazione del piano editoriale, scegli gli essenziali. Ne aggiungerai degli altri quando sarà necessario, se sarà necessario, con l’aumento dei contenuti del blog.
- Fai una keyword research per identificare gli argomenti per cui posizionarti (anche i tag vengono indicizzati). Come la (buona) SEO ci insegna, dovranno essere argomenti rilevanti per gli utenti.
- Usa parole chiave differenti: per non creare archivi identici, duplicati.
- Assegna ai tag WordPress un nome univoco, diverso da quello delle categorie e degli articoli: in questo modo non rischierai di danneggiare il tuo posizionamento su Google.
- Inizia a usare i tag solo quando avrai un numero rilevante di articoli da etichettare: Google non apprezza gli archivi vuoti o semi-vuoti.
Come si aggiunge un tag su WordPress
Oltre che con parsimonia e ponderatezza, intendi? 🙂
Anche per aggiungere i tag WordPress hai a disposizione due modi:
- Dal pannello di controllo, cliccando su Articoli –> Tag –> Aggiungi nuovo tag. Come per le categorie, dovrai assegnare un nome, uno slug e una descrizione ben formattata.
- Quando scrivi un articolo, nella colonna di destra, sezione “Articolo”, dopo la sezione “Categorie”, trovi la sezione “Tag”. Di lì puoi aggiungere rapidamente un nuovo tag. Dovrai comunque tornare nella lista dei tag generati per compilare e formattare la descrizione (non è obbligatorio, ma favorisce l’indicizzazione).
È il tuo momento! Struttura il tuo blog su WordPress!
Adesso dovrebbe essere tutto un po’ più chiaro. Non ti resta che iniziare ad analizzare i tool e le SERP per trovare parole chiave di alto interesse (in linea con gli obiettivi del tuo blog) e creare la tua struttura di categorie e tag WodPress. Fammi sapere nei commenti se userai le sottocategorie e perché. Poi, se ti va di restare in contatto con me, puoi iscriverti a Copy in Wonderland!
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