come scegliere struttura testo

Come scegliere la struttura del testo

Unito, completo, coeso, coerente: sono gli aggettivi che meglio descrivono un testo efficace e il complesso tessere, tagliare, intrecciare e ancora tessere necessari al(la) Copywriter per giungere e restare nel cuore chi legge.

Un lavoro certosino, questo, che richiede un uso sapiente della grammatica, della sintassi, del lessico e non da meno necessita di una scelta consapevole della struttura del testo. E a tal proposito: come e quale scegliere per meglio veicolare il nostro messaggio?

I 5 tipi di struttura del testo

5 tipi di struttura di un testo
I 5 tipi di struttura di un testo

Secondo Egon Werlich, esistono 5 tipi di testo, ciascuno composto da generi differenti:

  1. Testo narrativo – fiaba, novella, romanzo, poema, ecc.
  2. Testo descrittivo – guide turistiche, inserti pubblicitari, sequenze descrittive nei racconti, ecc.
  3. Testo informativo – avvisi, manuali, istruzioni per l’uso, ecc.
  4. Testo argomentativo – saggi, recensioni, messaggi pubblicitari, ecc.
  5. Testo regolativo – leggi, regolamenti, ricette, ecc.

A ciascuna di queste macrocategorie appartiene una specifica struttura di testo:

1. Struttura del testo narrativo

Il testo narrativo si distingue per la sua capacità di raccontare in modo originale – attraverso l’uso sapiente dello storytelling – degli eventi (reali, di fantasia oppure misti) che si svolgono in sequenza.

La struttura di un testo narrativo prevede:

  • Inizio: ovvero la situazione ordinaria
  • Crisi: un elemento di rottura che innesca l’azione narrativa
  • Sviluppo: la storia prende vita in un susseguirsi di azioni ed eventi finché non raggiunge il punto massimo di tensione
  • Conclusione: ovvero il finale (lieto, aperto o tragico)

Mentre, la narrazione in sé può svolgersi:

  • In ordine lineare e raccontare i fatti nell’ordine cronologico in cui si svolgono
  • In ordine non lineare e anticipare eventi futuri o ricostruire eventi passati

Un esempio di testo narrativo è la cronaca calcistica, che si serve di uno stile estroso e brillante e un Tone Of Voice ironico e sbarazzino per raccontare fatti che chi legge già conosce (ormai le notizie corrono veloci su tutti i devices).

2. Struttura del testo descrittivo

Il testo descrittivo ha come obiettivo quello di descrivere oggetti, animali, persone, luoghi; si caratterizza per una esposizione dei contenuti:

  • In ordine logico, dal generale al particolare e viceversa
  • In ordine spaziale, dall’interno all’esterno e viceversa
  • In ordine temporale, dal passato al presente e viceversa

La struttura di un testo descrittivo si compone di:

  • Informazioni essenziali
  • Informazioni pratiche
  • Informazioni di supporto
  • Approfondimenti

Prendiamo per esempio la guida turistica; al suo interno contiene:

  • Informazioni essenziali – luogo, posizione, assetto demografico, assetto fisico-geografico
  • Informazioni pratiche – indicazioni su dove dormire, dove mangiare, come muoversi
  • Supporto alla visita – cosa visitare
  • Approfondimenti – curiosità e usanze poco conosciute

3. Struttura del testo informativo

Il testo informativo ha come obiettivo quello di fornire informazioni circa un certo argomento e divulgare nozioni e teorie per arricchire le conoscenze di chi legge.

In un testo informativo non possono mancare:

  • Una definizione dell’argomento presentata nell’introduzione
  • Dati ed esempi a supporto della tesi sostenuta

A seconda dell’argomento, il testo informativo può seguire una struttura:

  • Cronologica – gli eventi e i fatti vengono raccontati per come si susseguono nel tempo
  • Causale – gli eventi vengono raccontati come diretta conseguenza di altri
  • Su base comparativo-contrastiva – gli eventi vengono messi a confronto su vari aspetti e vengono evidenziate le differenze
  • Enumerativa – gli eventi vengono narrati sotto forma di elenco

I testi informativi si rivolgono a un pubblico ancora tecnicamente acerbo e proprio per questo è indispensabile:

  • Usare un linguaggio semplice, preciso e diretto
  • In base al medium, distribuire il testo in modo che sia facile da digerire (versi, paragrafi, ecc.)
  • Usare immagini, infografiche e slide riassuntive per semplificare temi particolarmente complessi
  • Rinunciare a esprimere opinioni personali e concentrarsi sull’essere chiari e oggettivi per afferrare l’attenzione del lettore

Un esempio di testo informativo è l’indagine statistica, i cui complessi numeri vengono tradotti da chi scrive in una relazione puntuale e precisa, costruita proprio su un lessico semplice (ricco di ripetizioni per fissare bene nella mente i concetti fondamentali), una descrizione che da generale si fa più specifica e una struttura divisa in paragrafi, ciascuno dedicato a un elemento caratteristico dell’oggetto.

4. Struttura del testo argomentativo

Il testo argomentativo è utile quando vogliamo convincere, persuadere, affermare la nostra tesi, risolvere dei dubbi prima ancora che questi vengano posti all’attenzione. Si caratterizza per un linguaggio preciso (adeguato al tema trattato) e per il ricorso ad argomenti e dati utili a spiegare il perché della tesi sostenuta.

La struttura di un testo argomentativo prevede:

  1. Identificazione del problema
  2. Presentazione della propria tesi
  3. Argomenti a supporto della propria tesi
  4. Presentazione delle possibili obiezioni
  5. Argomenti a supporto delle obiezioni
  6. Argomenti capaci di confutare le obiezioni
  7. Conclusione

Un esempio di testo argomentativo è la recensione, più o meno specialistica, di oggetti, luoghi, attività commerciali e prodotti di ogni tipo che, a prescindere dalla persona scrivente e dall’argomento trattato, si avvale della presenza di elementi informativi e valutativi, di un giudizio personale e di argomenti che conducono a tale giudizio. In conclusione: comprare oppure no?

5. Struttura del testo regolativo

Infine, abbiamo il testo regolativo, che ha l’obiettivo di trasmettere al destinatario gli obblighi e i doveri, i diritti da rivendicare, i comportamenti e l’agire da tenere in talune circostanze (si pensi alle indicazioni sull’uso di prodotti infiammabili e alle avvertenze sugli effetti indesiderati dei farmaci riportate sui bugiardini).

La struttura dipende molto dall’oggetto del testo; per esempio, un testo regolativo-normativo prevede una struttura gerarchica suddivisa in:

  • Titoli
  • Capi
  • Sezioni
  • Articoli
  • Comma

Mentre, la struttura tipica di una ricetta (anch’essa testo regolativo perché fornisce istruzioni precise sui comportamenti da tenere per raggiungere un dato obiettivo) è quella bipartita, che prevede:

  1. Sezione ingredienti, accompagnati dalle rispettive misure
  2. Sezione procedimento, preferibilmente organizzata per punti e composta da periodi brevi, lessico semplice, magari anche immagini step-by-step

Questo genere di testo, essendo poco vincolante, può contenere un consiglio personale nel finale, per esempio un trucco da applicare per un migliore risultato, oppure modo e tempo di conservazione della pietanza preparata.

Come scegliere la struttura del testo in 4 step

Per scegliere la struttura di un testo è indispensabile avere ben chiari questi 4 elementi:

  1. Chi partecipa alla comunicazione: bambini? ragazzi? specialisti? apprendisti? adulti? con quale grado di istruzione o (in)formazione?
  2. Qual è l’oggetto della comunicazione: un prodotto appena immesso sul mercato? la nuova funzionalità di un prodotto? un servizio innovativo? l’azienda in carne e ossa? un riconoscimento di prestigio?
  3. Qual è l’obiettivo della comunicazione: informare? educare? persuadere? coinvolgere? istruire?
  4. Qual è il supporto usato per diffondere la comunicazione: medium tradizionale? medium elettronico? quale nello specifico? il giornale? un social network? il blog aziendale? la pagina di un sito web?

Nota bene: puoi servirti di diversi tipi di strutture per costruire lo scheletro del tuo testo: per esempio, un romanzo può essere composto da parti narrative e parti descrittive per evocare ambienti e scenari, mentre un articolo di giornale può essere composto da parti informative e parti narrative per disegnare una cornice creativa agli eventi narrati.

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